1. |
Uroboro
02:37
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ti nutri dei tuoi sbagli
ti formi di nuovo
la perfezione dei cerchi
l’eterno ritorno
il sangue freddo non muta affatto
e ho già il fiatone
correremo intorno all’infinito
il nostro sudore non è niente in confronto
“gli imperi di oggi, le rovine di domani”
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2. |
Semplice
02:48
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sono un personaggio superfluo in quel libro
lo sfondo sfocato di un sorriso perso in una foto
e mentre scorro divento un paesaggio rinchiuso nel vetro di un finestrino
sono un sottofondo
non è che potremmo fare a meno di parlar di me?
sarebbe tutto più semplice
potremmo parlare di quanto sarebbe più bello evitare di dare dei nomi alle cose
sarebbe tutto più semplice
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3. |
Maneki Neko
02:55
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hai visto delle cose che sarebbe forse stato meglio non vedere
t’hanno partorito e poi fatto morire facendoti saltare dentro scatole
e chiuso il coperchio
han ragionato su quanto sia assurdo il fatto che tu possa essere ancora vivo
e insieme anche morto
eppure succede
tutto ciò di cui siam fatti e che ci rende ciò che siamo a volte muore
e insieme sopravvive
anche io e michele e tutte le persone in rotta sopra aerei in fiamme
come gatti di schrodinger abbiamo parecchie altre vite
come il buddha del cinese abbiamo tutti parecchie altre vite
come i gatti del cinese
l’importante non è sopravvivere
l’importante è non lasciarsi morire
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4. |
Haiku per un Cetaceo
03:01
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solo deserto
sopra le ossa di un
cetaceo estinto
come sommerso
sotterrato dal tempo
al proprio posto
solo deserto
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5. |
Surreale
01:38
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guardo lo specchio e vedo la mia nuca
molto bene son diventato un quadro di magritte
vorrei che dio fosse in ogni cosa perché io ed ogni cosa siamo estranei
così potrei dirgli
- lei non mi sente
- lei non esiste
- lei è un’astrazione della mia mente
la mente serve a non far distinguere cosa esiste e cosa è reale
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6. |
Mi Sento Bene
04:12
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l’uomo è un animale sociale
e se anch’io capissi come fare ad alzare la voce di più
(o a farlo meglio)
forse mi sentirei meglio
forse non riesco in parte perché non saprei cosa dire
in parte perché non mi piace urlare
non ho mai capito bene nemmeno come fare
non ho memoria per ricordare uno slogan
non ho uno slogan da ricordare a memoria
perché la realtà è più complessa di uno striscione in cui dici cosa dire
o del ritornello di una canzone in cui urlo cosa urlare
ma io mi sento comunque
fin troppo bene
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7. |
Flavia
01:59
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t’han trovata morta sul vialetto
e lo sapevi anche tu che sarebbe arrivato presto quel momento
io c’ho pensato di più rispetto a quando è successo all’altro gatto
soprattutto al fatto che non siam così diversi dalle cellule da cui ci siamo evoluti
un guscio fuori ed una vita dentro
io e te non eravamo diversi affatto
se dovessi scegliere un posto in cui morire sceglierei il vialetto
se potessi scegliere un tempo in cui morire non aspetterei l’inverno
tu ora sei sepolta sotto un qualche albero
la sua corteccia si nutrirà di te e resisterà al freddo e al vento un altro anno
e non so a cosa si pensa stesi su un vialetto ruvido
io forse dirò grazie a tutti per il cibo
e a te per le lucertole sul pianerottolo
io e te non eravam diversi affatto
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